Chi era
Iacopo Beccari (Bologna 1682-1766) è diventato famoso per aver scoperto il glutine e per aver inventato il metodo per separarlo dal frumento, ma i suoi studi e le sue ricerche lo hanno portato a spaziare in vari campi della scienza, dalla fisica alla fisiologia e alla chimica, conquistandosi fama internazionale tanto da essere nominato membro della prestigiosa Royal Society di Londra.
È stato in Italia il primo professore a ricoprire la cattedra universitaria di chimica, istituita per la prima volta nel 1737 presso l’Università di Bologna. Si è occupato di scienza dell’alimentazione e di chimica degli alimenti e le sue ricerche scrupolose lo hanno portato alla scoperta della caseina del latte.
Fu il primo a studiare scientificamente i fosfori e l’azione della luce su varie sostanze, ma in particolare sul cloruro d’argento, aprendo con le sue indagini la strada ai futuri processi fotografici e cinematografici.
Perché un monumento a Sansepolcro
Alla fine dell’Ottocento la Ditta Buitoni di Sansepolcro riuscì, partendo dal metodo inventato da Beccari, ad arricchire la pasta con il glutine, creando la Pastina glutinata, uno dei primi prodotti dietetici per bambini.
Nel 1951, ricostruito lo stabilimento dopo le distruzioni della guerra e nel pieno della ripresa economica, i Buitoni vollero onorare lo scienziato che con la sua scoperta aveva creato e stava creando le fortune della loro azienda. Commissionarono quindi all’artista di Sansepolcro, Filippo Lombezzi (1879-1964), il busto di Iacopo Beccari e ne fecero fondere tre copie in bronzo.
Una fu donata all’Università di Bologna e si trova presso la Facoltà di Chimica. Una fu collocata all’interno dello stabilimento e successivamente trasferita a Casa Buitoni. La terza doveva ornare Piazza Beccari, la piazza attorno alla quale stava sorgendo il “Villaggio Buitoni”: una serie di abitazioni per i dipendenti dell’azienda, nella immediata periferia di Sansepolcro. Questo progetto, per varie vicissitudini, non ultima la trasformazione della piazza in una via di scorrimento, non vide mai la luce. Il busto di Beccari fu abbandonato in un magazzino e rischiò di andare perduto quando, assieme ad altro materiale, fu venduto ad un rigattiere. Recuperato in extremis, fu depositato nel fondo di un privato dove è rimasto per oltre trent’anni.
Più volte la nostra Associazione era stata sollecitata, soprattutto da ex dipendenti Buitoni, a realizzare l’antico progetto, ma numerosi ostacoli avevano impedito di trovare la giusta soluzione. Solo recentemente si sono create le condizioni perché si realizzasse il progetto del 1951: i proprietari del Condominio Quattro hanno generosamente messo a disposizione il terreno dove realizzare una piccola piazza; l’architetto Emanuele Marrani ha redatto gratuitamente il progetto e le ditte Decoratori Artigiani Impresa Edile Alunno Veschi e Valtiberina Marmi hanno realizzato opere murarie e basamento a prezzi di costo.
Grazie a queste premesse e al contributo di Sezione A.V.I.S. Sansepolcro, della Sezione Soci Coop Valtiberina e di alcuni ex dipendenti Buitoni abbiamo potuto realizzare questa “impresa” e restituire a Sansepolcro un pezzo della sua storia.